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Omnia Technologies e l’heritage Italiano

La visione ed evoluzione del Gruppo raccontata da Andrea Stolfa I Group CEO a Beesness

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Come e quando nasce Omnia Technologies?

 

“Omnia Technologies è stata creata nel novembre 2020 da società di investimento indipendenti di  Investindustrial – uno dei principali operatori di investimento su scala europea – attraverso la combinazione di Della Toffola, Bertolaso, TMCI Padovan, ACMI e l’integrazione di diverse altre aziende strategiche e complementari. Oggi siamo una piattaforma leader globale per le tecnologie di automazione e imbottigliamento per i settori dei superalcolici, del vino, delle bevande non alcoliche, dei prodotti lattiero-caseari e del farmaceutico.”

 

Che aziende racchiude e in quali settori/divisioni opera?

 

“Omnia Technologies opera attraverso cinque divisioni principali, che comprendono marchi e tecnologie leader nei segmenti del Processing, del Bottling & Packaging, dei Components e delle Life Sciences.

Nel Processing opera attraverso Della Toffola, Padovan, Cadalpe e Permeare per il ricevimento e la filtrazione, Della Toffola e Les Pressoirs Coquard per la pressatura, quest’ultima in particolare dello Champagne, Gimar, Sirio Aliberti e Favotto per la vinificazione e la fermentazione, Frilli per gli impianti di distillazione, Progema Engineering e Priamo per le tecnologie lattiero-casearie, Easybräu-Velo per la produzione di birra, Della Toffola, Sap Italia e Blendtech per la produzione di bevande analcoliche e Chemtech per l’industria alimentare.

Nel Bottling & Packaging offre una gamma completa di soluzioni tecnologiche sia per l’industria dei vini e dei distillati – con il brand Bertolaso – che per l’industria del beverage, sia per alte che basse cadenze, con i brand ACMI, ACMI Blowing&Filling, ACMI Labelling Solutions, AVE Technologies e Z-Italia.
La divisione Components comprende tutti i brand che forniscono prodotti e tecnologie trasversali ai vari settori,quali le soluzioni per il pre-imbottigliamento di Win&Tech, Innotec e Acram, di Nortan per la capsulatura, di AlfaTre e Mar.Co per i sistemi di alimentazione e orientamento e di APE per il packaging di fine linea.

Attraverso la divisione Life Sciences Omnia Technologies propone infine macchine riempitrici di liquidi e polveri per il settore farmaceutico, con i brand Tecnomaco, Comas, TecnoTrend e Giuseppe Desirò.”

 

Qualche numero?

 

“Al 30 giugno 2024, Omnia Technologies ha generato ricavi adjusted pro forma pari a 722 milioni di Euro, con più di 30 siti produttivi, 24 uffici commerciali e oltre 2.500 dipendenti.Abbiamo un’ampia base installata e un network di clienti consolidato, a cui offriamo soluzioni integrate e chiavi in mano. Operiamo a livello mondiale, con circa l’80% delle vendite al di fuori dell’Italia.”

 

Qual è la visione a lungo termine di Omnia Technologies e come si differenzia dai concorrenti nel settore?

 

“Omnia Technologies nasce con l’ambizione di diventare una piattaforma leader globale nei settori del Processing e del Bottling Packaging, offrendo soluzioni innovative e scalabili per tutti i settori in cui operiamo.

La nostra visione a lungo termine è quella di essere un partner di riferimento per i clienti, fornendo soluzioni che non solo soddisfino le esigenze attuali, ma che anticipino le sfide future del settore.Un elemento chiave che distingue la nostra offerta è l’approccio “One Stop Shop” in logica end-to-end, che ci consente di affiancare i clienti lungo l’intero ciclo produttivo e di costruire partnership solide e affidabili, offrendo una gamma completa di servizi e soluzioni integrate.

Inoltre, la nostra presenza globale in diversi segmenti, unita a un’integrazione verticale delle fasi produttive, è supportata da competenze manifatturiere di eccellenza sviluppate internamente: un approccio che ci consente di proporre soluzioni altamente personalizzate e distintive, che rappresentano un vantaggio competitivo unico rispetto ai nostri concorrenti.”

 

Come descriverebbe la cultura aziendale di Omnia Technologies e quali valori sono fondamentali per il suo team?

 

“In Omnia Technologies convivono una cultura imprenditoriale e un forte slancio verso l’innovazione – tipici delle piccole medie imprese italiane – con il metodo e l’organizzazione di una grande azienda. Fedeli al nostro approccio “easy to deal with” operiamo in modo agile e smart, mettendo le persone al centro del nostro progetto e ponendoci l’obiettivo finale di creare valore sociale e ricadute positive per i territori in cui operiamo.

I nostri valori sono tecnologia – declinata come innovazione -, servizio – declinato come accessibilità – e sostenibilità – declinata come rispetto.

Sostenibilità e persone sono al centro del nostro progetto e motore della nostra crescita: abbiamo presentato un piano di sostenibilità molto articolato e incentrato su 20 macro-obiettivi, che si traduce in più di 100 azioni concrete al 2030, e stiamo lavorando con la società di consulenza “Great Place to Work” a un piano di assessment e di intervento sul nostro modello organizzativo e sulla gestione dei percorsi di crescita e di carriera all’interno del Gruppo.”

 

In che modo Omnia Technologies si sta adattando alle nuove tecnologie e alle tendenze del mercato?

 

“Abbiamo investito nell’innovazione di prodotto, lanciando nuove soluzioni in ambiti strategici come la distillazione a basse emissioni, la fermentazione di precisione e le soluzioni di imbottigliamento con un ridotto consumo di gas inerte e di emissioni di CO2.

A cavallo tra nuove tecnologie e tendenze di mercato c’è la tecnologia che abbiamo sviluppato per la dealcolazione, commercializzata con marchio Permeare ma sviluppata in collaborazione con anche i team originariamente provenienti da TMCI Padovan, Frilli e Della Toffola. Un altro esempio di successo è l’evoluzione del concetto di distilleria sostenibile o “low emissions”, concepita dal team di ingegneria di Frilli.

Mi piace sottolineare che oltre a riscuotere un grande successo e l’interesse dei principali gruppi a livello globale, queste due tecnologie sono state premiate durante l’ultima edizione dell’Innovation Challenge di SIMEI insieme ad altre tre tecnologie del Gruppo: il recycling gas system di Bertolaso, la tecnologia Win&Fit di Win&Tech e la piattaforma I-GET, trasversale a tutti i brand del Gruppo.”

 

Può parlarci di un progetto recente di cui è particolarmente orgoglioso e quali risultati ha portato?

 

“Agganciandomi alla risposta precedente, sono molto orgoglioso delle soluzioni che abbiamo sviluppato per il mercato della dealcolazione: si tratta di una tecnologia molto sofisticata e difficilmente replicabile, perchè unisce olisticamente le competenze maturate nei decenni in ambito di filtrazione e di distillazione dai brand che fanno parte di Omnia Technologies.

Un altro progetto di cui sono particolarmente orgoglioso è l’ottenimento della certificazione B Corp, che rappresenta per noi un importante riconoscimento e una tappa fondamentale nel percorso di innovazione in chiave sostenibile.

Un impegno che nel 2025 si rafforzerà ulteriormente con lo stanziamento di importanti risorse finanziarie destinate allo sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie, oltre al rinnovamento della sede centrale, delle unità produttive e dei macchinari di officina: l’obiettivo è modernizzare gli stabilimenti e migliorare gli standard in
materia di salute e sicurezza, creando ambienti di lavoro più sostenibili e accoglienti.”

 

Qual è il ruolo dell’innovazione nel business di Omnia Technologies e come viene incoraggiata all’interno dell’azienda?

 

“L’innovazione riveste un ruolo assolutamente centrale all’interno del Gruppo, che ha nella microimprenditorialità e nella capacità di cogliere nuovi trend un punto di forza. Per presidiarne al meglio tutti gli aspetti e le ricadute del processo di ricerca, sviluppo e innovazione abbiamo nominato un Chief Technology Officer, cui si affiancano un team di oltre 400 persone impegnate in R&D e un investimento annuale superiore al 4% dei ricavi complessivi del Gruppo.”

 

Come vede l’evoluzione del mercato tecnologico nei prossimi cinque anni?

“Ci sarà un’evoluzione costante verso i temi della sostenibilità, che imporranno l’adozione di nuovi standard e di nuove tecnologie, così come un sempre maggiore incremento delle applicazioni dell’Intelligenza Artificiale verso nuovi modelli di servitization.Come Omnia Technologies siamo pronti e ci siamo già mossi in entrambe le direzioni, con l’obiettivo di fornire ai nostri clienti soluzioni che abbinano automazione, risparmio energetico e di risorse ed efficienza di processo.”

 

In che modo Omnia Technologies affronta le questioni legate alla sostenibilità e alla responsabilità sociale?

 

“In modo pervasivo e a tuti i livelli. Oltre alla certificazione B Corp e alla pubblicazione del nostro terzo Report di Sostenibilità, abbiamo avviato il percorso di certificazione Ecovadis, focalizzato sulla valutazione della sostenibilità lungo la catena di fornitura e sulle performance aziendali rispetto a specifici criteri ESG (Environmental, Social, Governance), con un focus più pratico per partner commerciali e investitori.

Abbiamo poi aderito agli Science-Based Targets (SBTi) validando set di obiettivi sfidanti che ci permetterà di contribuire attivamente alla lotta contro il cambiamento climatico e di allinearci con gli obiettivi del Green Deal europeo. Abbiamo definito e approvato i target di riduzione delle nostre emissionida raggiungere entro il 2030, attraverso riduzioni intermedie annuali.

Per raggiungere questi obiettivi, la nostra strategia prevede di minimizzare i consumi di gas naturale, applicare le migliori tecnologie disponibili (BAT), massimizzare l’utilizzo di energia elettrica autoprodotta e ottimizzare i consumi e la durabilità/riparabilità dei nostri prodotti. A supporto dell’SBTi infine abbiamo deciso di implementare la piattaforma NET ZERO CLOUD, uno strumento utile per monitorare le emissioni e per migliorare l’affidabilità dei nostri dati.”

 

Quali sono le sue aspettative nei confronti del futuro dell’azienda e quali obiettivi spera di raggiungere?

 

“Puntiamo ad essere una “One Billion Company”, consolidando il nostro ruolo di piattaforma leader a livello globale nel nostro settore.
Stiamo investendo una cifra di 50 milioni di euro complessivi per il restyling dell’HQ di Signoressa, dove il nostro gruppo ha sede, e in un nuovo polo in Toscana dedicato ai business della distillazione e del pharma.

A fianco della crescita dimensionale e di business, che ci ha portato in pochi anni da un fatturato di 150 milioni di euro agli attuali 720 milioni con una presenza in tutti i mercati, la sfida vinta è stata quella di aver mantenuto e valorizzato l’heritage italiano e una forte impronta manifatturiera, che ci permette di studiare soluzioni tecnologicamente avanzate e su misura.”

 

Classica domanda di rito: 5 brani della sua playlist di Spotify

 

“La mia playlist è in costante aggiornamento, ma dovendo ridurre la scelta a cinque brani scelgo un mix di classici italiani e internazionali: “Englishman in New York” di Sting, “La leva calcistica del ‘68” di Francesco De Gregori, “Viva la Vida” dei Coldplay, “Oblivion” di Astor Piazzolla e “Napule è” di Pino Daniele, dedicata alla mia città.”